martedì 18 novembre 2025

MILANO MUSIC WEEK si veste di contemporaneità con Tananai

La manifestazione MILANO MUSIC WEEK, promossa dal Comune di Milano, ha inaugurato il 17 novembre 2025 all’interno del Teatro Triennale, nel quale il curatore dell’evento, il noto cantante del palcoscenico contemporaneo, Tananai, ha esordito con due incontri dal sapore futurista. Il primo che ha visto la partecipazione di Vittorio Maria Dal Maso, direttore artistico, si intitolava: “E se l’A.I. fosse stonata? Dialogo sull’intelligenza artificiale e la musica”.
Questo è l’argomento che tratteremo. Un argomento molto dibattuto nel mondo d’oggi. Anche il settore musicale, quello della produzione, è coinvolto nel dare una sua opinione a questa realtà. Osservando il presente, infatti, si evince che l’essere umano è nel turbine di una rivoluzione tecnologica ancora in corso, in cui l’A.I., una creazione dell’uomo, sembra voler dominare il creatore stesso. La paura di essere sostituiti da una macchina può essere cancellata dal giusto utilizzo di questa nuova forma di tecnologia? Come non accorgersi di questa situazione? I quesiti, i dubbi e i timori di questa società divergono verso due direzioni: da una parte il popolo dei robot sembra affacciarsi all’orizzonte, forse già pronto a prendere il posto dell’uomo ormai considerato inutile al progresso; dall’altra si apre l’opportunità a chiunque di svolgere mansioni creative abbandonando i lavori più umili e faticosi.
Il titolo dell’evento: “e se l’A.I. fosse stonata?”, ci fa riflettere sulla reale perfezione dell’intelligenza artificiale; ovvero senza il supporto, il controllo dell’uomo in quanto supervisore, l’A.I. avrebbe il medesimo successo? Sarebbe in grado di sostituire la professionalità di un artista, di un produttore? Potrebbe effettivamente imitarlo, eguagliarlo? “Il fatto di potersi ritrovare con una macchina che fa meglio quello che usualmente fai tu, non deve essere depotenziante”, - racconta Tananai; infatti, forse può essere un modo per migliorare se stessi, come quando ci ritroviamo dinanzi a qualcuno che sta lavorando bene e che ammiriamo. Secondo Tananai la cosa più punk dell’oggi è trovare il proprio posto nel mondo. Vittorio accosta l’intelligenza artificiale alla magia, nel modo in cui si cercano risposte ed esiti a ciò che si fa; accosta il codice binario dell’IChing a quello dell’informatica. Il dialogo tra Tananai e Vittorio si spinge fino al come possono essere letti dall’AI i prompts, ovvero le indicazioni di ciò che si vuole produrre; è molto complesso! Non è come chiedere di rifare un do sul pianoforte. Non si possono avere delle risposte certe su questo mezzo tecnologico, perché è tutto ancora in evoluzione. La velocità di procedere negli output potrebbe aumentare… e tutti noi forse non siamo che gli antenati dell’A.I., come sostengono Tananai e Vittorio.

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